giovedì 5 dicembre 2013

Ciao Attaccabrighe!


Non sono nato con la sete di libertà. Sono nato libero, libero in ogni senso che potessi conoscere. Libero di correre nei campi vicino alla capanna di mia madre, di nuotare nel limpido torrente che scorreva attraverso il mio villaggio, di arrostire pannocchie sotto le stelle, di montare sulla groppa capace di lenti buoi. Finché ubbidivo a mio padre e rispettavi le tradizioni della mia tribù, non ero ostacolato da leggi divine né umane. Solo quando ho scoperto che la libertà della mia infanzia era un'illusione, che la vera libertà mi era già stata rubata, ho cominciato a sentirne la sete. (...) Da quando sono uscito dal carcere, è stata questa la mia missione : affrancare gli oppressi e gli oppressori. Alcuni dicono che il mio obiettivo è stato raggiunto, ma so che non è vero. La verità è che non siamo ancora liberi: abbiamo conquistato soltanto la facoltà di essere liberi, il diritto di non essere oppressi. Non abbiamo compiuto l'ultimo passo del nostro cammino, perché la libertà non è soltanto uno spezzare le proprie catene, ma anche vivere in modo da rispettare e accrescere la libertà degli altri. La nostra fede nella libertà deve essere ancora provata.

"Lungo cammino verso la libertà"

Nelson Mandela 
1918-2013

1 commento:

  1. Siamo ancora lontanissimi dal sogno di Mandela. Perché c'è ancora troppa gentaccia che sogna al contrario.

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