domenica 24 febbraio 2013

Django Unchained

di Quentin Tarantino
con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington
Usa, 2013



Finalmente anche io ho visto Django. Capita di tralasciare qualche film, ma questo l'ho volutamente rimandato perché si era creato un vortice modaiolo che mi faceva prurito alla pelle per cui ho deciso di vederlo quando le acque si fossero calmate. Così finalmente ieri l'ho visto ed è stato come ritrovare un amico: il buon vecchio Quentin nella sua forma più brillante! 160 minuti di puro divertimento per gli occhi, per la mente, per le orecchie.
La storia è meravigliosamente perfetta, di quelle che piacciono a me tra amori, amicizia e vendetta. Gli attori sono magistrali e in questo si contraddistingue Christoph Waltz (mi sa che deve vincere l'Oscar!) per la sua gigioneria. I dialoghi mirati, originali e spassosi.
Se in Bastardi senza gloria aveva analizzato l'odio tra nazisti ed ebrei, ora porta in scena quello tra bianchi e neri e lo fa sempre nel suo modo più consueto tra morti, uccisioni, sangue e violenza. Ma non solo questo perché Django porta avanti anche il tema dell'amicizia, grazie all'incontro col Dottor Schultz e dell'amore per la propria donna. Un western a tutti gli effetti dunque per tutto ciò ma anche per certe inquadrature che ricordano senza indugio i film di Sergio Leone e le uscite dai saloon di Clint Eastwood. E la musica poi. Perfetta in ogni scena, per me essenziale in questo film maturo e consapevole. Tarantino sa fare cinema e si diverte a farlo perché oltre a far divertire noi, si percepisce la sua compiacenza. E a noi va benissimo.
Django è un nero cazzuto, intelligente e dallo sguardo gelido che in compagnia del Dottor Schulz dalla lingua sciolta e forbita cercherà di riportare ordine e vendetta. Di Caprio che interpreta Calvin Candie, un ricco e crudele latifondista del Mississipi è bravissimo e perfetto nel ruolo, ma non mi ha colpito particolarmente.
A questo punto non capisco chi ha criticato questo film per eccessiva violenza (mi hanno detto che qualcuno è andato via dal cinema perché non  ce la faceva più! WTF?). Non mi pare che ad oggi Tarantino abbia girato Orgoglio e Pregiudizio (nulla togliendo al film che amo) e poi non vedo questo eccesso di violenza, a parte la scena canina dove in fondo poi non si vede molto. Il cinema di Tarantino è pulp e splatter e come tale deve contenerne degli elementi. E a noi piace così.
Non so come andranno stanotte le cose durante la Notte degli Oscar e non posso neanche esprimermi avendo visto ad oggi solo poco più di metà pellicole in concorso. So solo che di questa metà io tiferò Django Unchained di Quentin Tarantino. Perché adesso Django è Senza Catene.

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