venerdì 24 giugno 2011

When You're Strange

di Tom DiCillo, Usa 2010

Ci sono vite che scorrono tranquille in mezzo al niente. Ci sono vite vissute nell'indifferenza di spazi vuoti. E poi ci sono vite tormentate e instabile, di uomini sempre alla ricerca di qualcosa di più grande. Una di queste è stata quella di Jim Morrison. Ed è questo ciò che ha provato a fare Tom DiCillo: raccontare l'inizio di una storia che è diventata mito, ossia la nascita e il consolidamento dei Doors.

L'estate del 1965 a Venice Beach il tastierista Ray Manzarek incontra il giovane Jim Morrison, poeta e artista sublime che riesce ad incantare Ray. I due, insieme a John Desmore e al chitarrista Robby Krieger, formeranno i Doors, nome ideato in omaggio ad un verso del poeta William Blake. Jim Morrison, figura controversa e artista multisfaccettato, è stato il cuore pulsante oltre che il leader indiscusso dei Doors, tanto che il gruppo dovette fare i conti con la sua personalità forte e debole allo stesso tempo. DiCillo ripercorre tutta la storia del gruppo californiano, grazie ad immagini di repertorio, la maggior parte delle quali inedite, ricavandone un buon e approfondito documentario. E rivisitare la storia dei Doors porta inevitabilmente a considerare l’esistenza di Jim Morrison, la cui vita influenzò tutto il cammino artistico della band. La sua infanzia, la sua adolescenza, le sue letture, la sua cultura, le sue paure, i suoi fantasmi, le sue molteplici personalità, la droga, l’alcool, oltre che il suo dolore, tutti sentimenti desumibile attraverso i suoi scritti e che sono rivisti ed analizzati dal regista in questo film documentario.  E ancora i concerti e il conseguente successo, di un gruppo che in pochi anni riuscì a vendere milioni di dischi. E poi il declino dovuto a un Morrison sempre più instabile, che cercò di vincere i propri fantasmi, ma senza fortuna. Il tutto narrato dalla calda voce di Johnny Depp, che sembra mescolarsi con le note delle canzoni dei Doors in sottofondo. Sono anni importanti quelli in cui i Doors tracciano il loro cammino. Sono gli anni ’60, in cui vivo è il cambiamento ed i giovani sono il filo conduttore di una rivoluzione in atto. Sono gli anni di importanti scoperte e di trasformazioni sociali. E i Doors hanno contribuito a questo cambiamento.

Morrison era un poeta maledetto, ucciso a soli 27 anni da quel mal di vivere che non riuscì a superare. Uno sciamano, un incantatore di folle, un poeta o semplicemente un uomo, sospeso a metà tra paradiso ed inferno, o una rockstar che è caduta e alla fine si è bruciata. “Ma una cosa è certa: è possibile bruciarsi solo se stai giocando con il fuoco”.

3,5/5
Pubblicato su: Cinema4stelle

sabato 18 giugno 2011

L'ultimo dei templari


di Dominic Sena, con Nicolas Cage, Ron Perlman, Stephen Graham, Ulrich Thomsen, Stephen Campbell Moore, Robert Sheehan, Usa, 2011.


Due templari, Behman e Felson (Cage e Perlman), sono valorosi cavalieri, nonché grandi amici, che combattono numerose battaglie in Terra Santa. Ormai stanchi di lottare per un Dio che la Chiesa strumentalizza e che porta all'uccisione di tanti innocenti tra donne e bambini, decidono di lasciare il campo di battaglia divenendo dei disertori. Durante il loro ritorno a casa trovano, però, solo morte, carestia e la peste bubbonica che miete vittime e decima interi villaggi. Catturati e accusati di tradimento, gli viene promessa la liberazione solo se affronteranno un lungo viaggio verso un luogo remoto, nel quale si trova un monastero e un libro che contiene le formule per scacciare le streghe, considerate la causa della Morte Nera. Dovranno scortare una strega (Claire Foy) ritenuta artefice delle tristi tragedie che si stanno verificando e si uniranno a loro un sacerdote, un soldato, un imbroglione che ha già affrontato lo stesso percorso e un giovane aspirante cavaliere (Robert Sheehan, il famoso Nathan di Misfits). 
Season of the witch è un fantasy medievale che ha la capacità di intrattenere e creare curiosità nello spettatore, grazie anche a qualche venatura horror e a momenti di buona tensione. 
Tremate, tremate, le streghe son tornate!!
La giovane strega che viene portata in questo monastero è realmente una strega o le paure del periodo nei confronti del soprannaturale sono così estreme a tal punto da attribuire ad una giovane donna la responsabilità di una feroce pestilenza? Nella prima ora del film il dubbio persiste, grazie a occhiate e giochi di sguardi della presunta fattucchiera e sempre nella prima parte il film si basa molto sull'ambiguità di alcuni personaggi e sulla valorosità di altri. Insomma una buona prima parte rispetto invece ad una seconda parte un tantino più forzata e nella quale si perde un po' di credibilità a causa della figura del demonio che sembra portarci direttamente su un altro genere: quello del cartoon. La storia fantasy c'è tutta e anche le atmosfere gotiche tipiche di temi come la stregoneria e le "foreste amare", ma sul finire sembra si mandi tutto all'aria, forse nel tentativo di dare troppe risposte. Da un punto di vista estetico il film è veramente convincente e anche Cage, ormai divenuto il portavoce di un certo tipo di cinema, veste bene i suoi panni, anche se viene decisamente superato dall'amico Felson, ossia Ron Perlman. Molto significativa l'amicizia dei due templari, uno dei temi più forti del film. Presente anche Christopher Lee, nei panni di un Cardinale deformato dalla peste e che cerca in tutti i modi di convincere i cavalieri a salvare il mondo dalla Grande Morte. 


Eccolo! Eccolo! Ti prego, ritorna a Misfits!!












2,5/5
Pubblicato su: Cinema4stelle

mercoledì 15 giugno 2011

X-Men: L'inizio

di Matthew Vaughn, con James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Kevin Bacon, Rose Byrne, January Jones, Usa, 2011.

Premetto di non avere mai letto (ahimé) un fumetto di X-Men, della mitica casa editrice statunitense Marvel, né di avere mai visto gli altri film sugli X-Men, usciti nel corso degli anni. Insomma conosco qualcosina, e in modo vago, della storia. Per cui non sapevo neanche bene come accostarmi ad un film del genere. Tuttavia amando comunque il mondo comics e cercando di scoprire sempre nuovi generi (anche cinematografici) ho deciso di guardare questo film.
E' ormai risaputo che i fumetti stanno sempre di più invadendo i cinema mondiali e bisogna ammettere che portare su schermo un fumetto, che per definizione ha tempi e spazi diversi da tutte le altre forme letterarie, non è affatto facile... ma neanche impossibile. Come è stato per Scott Pilgrim versus the world, che ha fatto impazzire per la sua forma narrativa, anche X-Men: L'inizio, secondo me, è un buon film con il giusto ritmo, sempre incalzante e ritmico, ottimo anche per chi non conosce esattamente la storia. Spiega le origini del mito e di come Charles Xavier/Professor X abbia conosciuto Erik Lehnsherr/Magneto, dei loro poteri e dell'esistenza di altri come loro: i mutanti. Insieme per sconfiggere Shaw (Kevin Bacon) e poi divisi verso due strade distinte e separate. Xavier che rappresenta la ragione, la scienza, colui che col buon senso cerca di far sussistere umani e mutanti e Magneto che delinea la vendetta, la ribellione, in nome di ciò che ha vissuto, ma anche contro un'umanità pronta ad eliminare i mutanti. Da che parte stare? Siamo già tutti pronti per il seguito, per capire come si evolveranno le cose.
Il film prende forma negli anni '60, gli anni della guerra fredda e delle sempre forti tensioni tra Russia e Stati Uniti. L'epoca delle scoperte spaziali, l'era in cui viene fuori l'esistenza dei mutanti. Gli anni '60 ben figurati da Emma Frost (January Jones, la bella di Mad Men e vista anche di recente in Unknown-senza identità), che con i suoi abiti e acconciatura mi ha portato alla mente le atmosfere di Star Trek. Da segnalare anche la candidata al premio Oscar Jennifer Lawrence, tanto amata in Un gelido Inverno, qui non del tutto convincente, nel senso che non mi è piaciuta nei panni di un' avatar-mutante. Comunque sia Vaughn confeziona un film molto godibile, dopo il suo precedente e sempre gustabile Kick-Ass e se vi state chiedendo da che parte stare, io dico:
"Erik se non sbaglio."
"Preferisco...Magneto!"

3/5
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