martedì 12 ottobre 2010

Gone Baby Gone

 Di Ben Affleck, con Casey AffleckMichelle Monaghan, Morgan Freeman, 2007, Usa


 Prima di vedere The Town, ultimo film che vede alla regia di Ben Affleck, uscito venerdì scorso nelle sale italiane, ho deciso di vedere il primo film diretto da Affleck: Gone Baby Gone.
Come tutti (ho letto vari commenti) sapendo chi fosse il regista sono partita un tantino prevenuta (errore enorme, tuttavia umano), ma, come tutti, ho dovuto ricredermi.
Non solo il film è ben girato, ma affronta alcune tematiche, come la pedofilia, la morte, il senso di colpa, in modo pulito ed espressivo.
Ciò che più mi è piaciuto è il metodo narrativo utilizzato. Non è il solito inizio-colpo di scena-conclusione, ma un insieme di avvenimenti, uno legato all'altro che portano a sciogliere il mistero finale inaspettato e fortissimo. Il film tiene incollati allo schermo, magari per notare un particolare o cogliere un'espressione, fino a capire che c'è qualcosa di grande nascosto sotto la superficie.
 Al centro della vicenda c'è il rapporto adulti/genitori- bambini/figli.
La piccola Samantha di quattro anni, figlia di una madre tossicodipendente e totalmente indifferente alla crescita della sua piccola, viene rapita. Oltre alla polizia si interessa al caso Patrick Kenzie, giovane trentenne, la cui conoscenza del posto e di molti delinguenti del luogo gli consente di muoversi da investigatore privato. Insieme a lui la compagna e collega Angie Gennaro, che rappresenta il lato buono, riflessivo, indignato della storia. Insomma un'analisi del Male, che non è mai troppo straordinario, ma spesso umano, troppo umano.
Molto tipiche le immagine iniziali, ma un pò di tutto il film dei quartieri bostoniani, dove si mescolano genti e modi diversi di vivere.
Bravo Casey Affleck, fratello del regista, che interpreta bene il ruolo del gangster pentito, convertito ora al bene. Linguaggio ed abbigliamento da strada gli consentono di mimetizzarsi nelle strade sporche e lacere e attuare le indagini ponendosi dallo stesso punto di vista dei sospettati.

4/5

"Le cose che ti fanno diventare quello che sei sono quelle che non scegli… "

Curiosità
Il film è basato sul romanzo La casa buia (Gone, Baby, Gone) di Dennis Lehane, lo stesso che ha scritto La morte non dimentica(Mystic River), da cui poi Clint Eastwood ha tratto il suo omonimo film.

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