martedì 20 settembre 2011

Il Debito

di John Madden
con Helen Mirren, Ciarán Hinds, Jessica Chastain, Marton Csokas, Sam Worthington, Tom Wilkinson
Usa
2011


Rachel, David e Stephan sono tre giovani agenti del Mossad, servizio segreto dello Stato di Israele, incaricati di catturare un feroce criminale nazista Vogel, conosciuto anche come ‘il chirurgo di Birkenau’ e di portarlo in Israele per sottoporlo a giusto processo. Durante la prigionia qualcosa va storto e i tre si ritroveranno a conservare per trent’anni un segreto che peserà sulla coscienza. Ammetteranno di aver ucciso Vogel durante un suo tentativo di fuga per non deludere le aspettative di un popolo desideroso di giustizia. La verità però è un’altra, Vogel infatti non è morto e il peso della bugia col tempo diverrà sempre più pesante sia verso se stessi che verso il popolo d’Israele.


Remake di un film israeliano del 2007, HaHov, il film di John Madden si presenta come un buon thriller, facilmente accostabile allo splendido Munich di Spielberg, ma di questo non ha né lo stile né il temperamento. Infatti Il debito sembra un film che sebbene abbia tutti gli elementi per essere un film di ottima qualità, rimane in superficie senza mai entrare nell’animo dei protagonisti. Questi ultimi impeccabili, sono forse l’unico punto forte della pellicola. Attori in ottima forma e con buone interpretazioni. Ma non basta. Il film si alterna tra due vicende temporali: nella prima siamo nel 1966 nella Berlino Est e vengono narrate le vicende del gruppo e dei loro piani per la cattura del nazista. La seconda racconta le vite dei tre dopo trent’anni. La paura che la verità venga fuori, il senso di colpa di Rachel e soprattutto di David per una bugia portata dentro per troppi anni. Una bugia che ha regalato ai tre onore e gloria, in modo del tutto immeritato. Dopo trent’anni di vita si tirano le somme. 
L’uomo fa una riflessione su ciò che ha compiuto ed ha fatto e si capisce così di avere sbagliato. Anche nella vita privata Rachel ha sempre vissuto una bugia. Ha scelto un uomo,  Stephan, che non ha mai amato rinunciando all’amore vero, quello con David. Ecco quindi che anche la componente amorosa non manca, ma il film comunque non decolla. Solo il finale regala qualcosa di buono, ma sembra che proprio dal finale si sarebbe dovuti partire per sviluppare un thriller più enigmatico. 


2,5/5

Pubblicata su: Cinema4stelle



2 commenti:

  1. è la dura realtà dei remake...anche se sono dei discreti film sono destinati a fallire. Lo vedrò per fare un raffronto.

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