venerdì 13 settembre 2013

Orange is the New Black

ideatore Jenji Kohan
con Taylor Schilling, Laura Prepon, Michael Harney, Michelle Hurst, Kate Mulgrew,Jason Biggs
Usa 2013


Ho ormai assodato l'idea che amo leggere libri circa criminali, tossici, ladri, pazzoidi che puntualmente marciscono in putride galere, che si danno alla fuga o che muoiono in modo disperato. Legato a questo filone ho capito che amo molto le serie tv (o film) che hanno come 'location' le galere (vedi anche Prison Break, Oz, e i vari film che circolano sull'argomento).
Quindi è ovvio che una serie tv che avesse come sinossi la storia di una donna che finisce in galere a scontare una pena fosse per me già motivo di entusiasmo. Ma Orange is the New Black si è rivelato qualcosa di molto più interessante. 

Ideato da Jenji Kohn (la stessa ideatrice di Weeds) Orange is the New Black è l'adattamento di un romanzo autobiografico di Piper Kerman Orange is The New Black: My Year in a Women's Prison.
La serie narra di Piper Chapman, una donna newyorchese bianca borghese prossima alle nozze con Larry che deve scontare 15 mesi al Lichfield, un carcere federale femminile, perché ha aiutato a trasportare del denaro derivante da traffici di droga per Alex Vause, sua ex fidanzata e anche lei ospite della stessa galera. 

Piper (Taylor Schilling) si presenta come un personaggio pulito e sincero, un po' vittima degli eventi col suo sguardo da coniglietto impaurito e sofferente verso una situazione più grande di lei. Ma Piper non è solo questo e lo si capisce subito dati i suoi trascorsi da aiuto-trafficante lesbica di droga. Alex viene percepita come la cattiva, ma se non fosse poi del tutto così? Nel carcere si susseguono le storie di tante donne le cui vicende vengono tratteggiate da vari flashback mai troppo lunghi o confusionari che ci danno informazioni sul passato e sul come siano finite in carcere. 

C'è Red, russa, che gestisce la cucina ed è una sorta di 'mamma-sentinella'; c'è Dasha che si innamora di una guardia, Bennett; c'è Nicky, ex tossica, lesbica dichiarata e che ha varie storie sessuali con altre ragazze; c'è Morello che è tutta presa dall'organizzare un matrimonio col suo fidanzato ma visto. Poi c'è Crazy Eyes,  che vuole Piper come sua moglie e così via verso storie particolari, la maggior parte tristi.
Ci sono il gruppo delle latine, quello delle Afro, quello delle bianche, tutte però donne che per un motivo o l'altro si ritrovano lì, dove forse è il miglior posto dove stare. Dove ci si da da fare, ci si ritrova con se stessi e ci si riscopre persone. Dove puoi veramente capire chi sei, vero Chapman?
Una comedy drama perché non vi è mai vero dramma, nonostante alcuni vissuti lo siano, ma il tutto è tracciato con ironia e sagacità. Una serie tutta al femminile, dove la peggior figura la fanno gli uomini, come Mendez 'Pornstache', lurida e insopportabile guardia che approfitta della sua posizione, ma il peggior dei peggiori sarà Healey, che cambierà faccia verso metà stagione con la sua guerra alle lesbiche. Larry è Jason Biggs che, ahimè per lui, interpreta sempre il cazzone di America Pie quindi nulla da aggiungere a un personaggio che già conosciamo.
Sesso, violenza, omofobia, paura, droga sono tutti temi che si fronteggiano e si analizzano. Dove ogni donna è vittima ma anche carnefice di condizioni umane che l'hanno portata a essere lì. Nulla da recriminare, solo riflettere e capire il perché. Dove ogni tanto si vede una luce, forse di speranza, ma mai con troppa illusione.

Insomma una serie variopinta e totalmente libera nel linguaggio e in alcune scene un po' spinte (non tantissimo dai) che ha di certo alcuni difetti ma che nelle tematiche e nei dialoghi (quelli delle afro sono i più caratteristici di tutti) non sembra affatto male. Molti temi sono già visti, qualcuno potrebbe dire. Vero, ma utilizzare certe idee e inserirle in un contesto femminile carcerario dove passa di tutto mi sembra una novità per niente male!

*****













Molto bella anche la colonna sonora in generale che passa da Nancy Cassidy, i Keane, i Supergrass.
Merita tanto anche la intro song:


8 commenti:

  1. Concordo peró non ho mai percepito Alex come la cattiva della situazione, anzi ha anche un cuore secondo me :) anche sotto quella massa da "sono una dura". Serie rivelazione dell'anno :)

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    1. Mmmm non so ma a me Alex non è arrivata molto. Difatti non sono per nulla dispiaciuta nell'aver letto che nella prossima stagione lascia!

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    2. Rossana adoro le latine e le afro! La mia preferitá é quella che ha tirato fuori la battuta su The Help, é un genio.

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    3. Sììììì!!!:D
      Non a caso ho messo l'immagine nel post!!! ;)

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  2. io invece al contrario di te non amo le prigioni :)
    però questa serie è davvero ottima

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  3. Una serie che ho adorato, dall'inizio alla fine, e chiaramente non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà nella prossima stagione! ^^ Alex, nel mio caso, è passata dallo starmi leggermente antipatica al guadagnarsi la mia ammirazione e il mio massimo amore totale XD... gran bel personaggio, insomma, e, per fortuna, non è nemmeno l'unico della serie! ;D

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    1. A me Alex non è arrivata molto. Eccetto quando le ha 'cantate' a Piper.
      Pare cmq che Alex nella prossima stagione sarà presente in un solo episodio per concludere il suo personaggio e poi lascerà!!!
      I personaggi sono tutti meritevole, ma ammetto di avere un debole per le Afro!! :D

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