di Guillaume Canet
con Marion Cotillard,François Cluzet, Benoît Magimel, Gilles Lellouche, Jean Dujardin, Laurent Lafitte,Valérie Bonneton
Francia
2010
Un gruppo di amici come ogni anno parte per le vacanze estive in cerca di divertimento e relax. Qualche giorno prima la partenza, Ludò, fa un incidente molto grave che lo costringe in un letto d’ospedale in bilico tra la vita e la morte. Tuttavia il gruppo decide di partire ugualmente convinti della sicura guarigione di Ludò. In questa bellissima località francese il gruppo di quasi quarantenni cerca di godere della compagnia e del luogo, ma presto inizieranno a venire fuori bugie, malintesi, tensioni e difetti tipici di ogni persona. C’è Max, il più ricco e paranoico del gruppo che vive con insofferenza l’affetto spinto di Vincent che non ama più la moglie, la quale soffre questa situazione da rinnegata. C’è Eric che ci prova con tutte le donne che gli capitano, ma che ama l’unica che lo lascia. C’è Marie, che ama Ludò, ma si consola con uomini momentanei. E poi c’è Antoine ossessionato dall’ex ed esaspera i suoi amici per un sms ricevuto.
Guillaume Canet al suo terzo film da regista, gira una commedia personale e corale sull’amicizia e tutti i suoi turbamenti. I vari personaggi che si susseguono, ognuno con le proprie problematiche esistenziali rappresenta un po’ tutti noi. Ognuno si ritroverà in qualche personaggio o vi ritroverà l’amico che da sempre lo affianca. E forse è proprio questa la forza del film, la capacità del regista di far apparire gli attori con una umanità e complessità veritiera e condivisibile. Quasi intrappolati in questa località marittima, alla fine dovranno fare i conti con se stessi e affrontare la situazione creatasi. Tra tensioni emotive, dovute anche al caro amico in fin di vita, ognuno porterà la propria vulnerabilità al limite, mettendo in evidenza nevrosi e patologie. E’ quasi uno studio psicologico che Canet ne fa, un’analisi che va al di là della semplice descrizione caratteriale. Bisogna analizzare a fondo, notare un gesto o un’occhiata che intercorre tra di loro. Attriti portati al limite, inquietudini esasperate, agitazioni inspiegabili: tutto si condensa e poi esplode nell’ultima mezzora, quando il dramma riporta tutti alla realtà dove è necessario fare due calcoli e porsi qualche domanda. Piccole bugie quotidiane che fanno da contorno a rapporti umani tipici di ognuno. Una commedia basata sulla autenticità dei rapporti umani descritti senza fronzoli o ipocrisie, nella quale vengono messe in evidenza, senza esasperazioni, difetti e finzioni tipici di ogni rapporto con momenti anche divertenti e con un’ottima prova dell’intero cast. Sopra tutti Marion Cotillard, silenziosa e fragile, sembra l’unica che si estrania dal gruppo tra un bicchiere di vino e una sigaretta e che analizza la situazione da un punto di vista più razionale.
Una regia raffinata ed empatica nella quale ci si ritrova sentimentalmente coinvolti, commossi come se fossimo lì anche noi. E non è poco.
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Appena visto.
RispondiEliminaDavvero niente male, coinvolgente e molto sentito.
piaciuto anche a me, ma se l'ha apprezzato pure ford comincia a venirmi qualche dubbio ahahah :D
RispondiEliminaMi è piaciuto veramente tanto perché il regista ha rappresentato in modo onesto qualcosa di reale.
RispondiEliminaSe piace ad entrambi, in effetti, qualcosa non torna....ahahhaha :D